Perchè il 30.7.1932 Albert Einstein prende carta e…

Perchè il 30.7.1932 Albert Einstein prende carta e penna, a Gaputh in quel di Potsdam, per scrivere a Sigmund Freud una lunga lettera articolata su tre domande secche:

a) “C’è un modo per liberare gli uomini dalla fatalità della guerra?”

b) “Com’è possibile che la minoranza ora menzionata (coloro che fabbricano e vendono armi) riesca ad asservire alle proprie cupidigie la massa del popolo, che da una guerra ha solo da soffrire e da perdere?”

c) “Vi è una possibilità di dirigere l’evoluzione psichica degli uomini in modo che diventino capaci di resistere alle psicosi dell’odio e della distruzione?” .

Freud, preso alla sprovvista, cerca di cavarsela cominciando con un richiamo alla “comunione di interessi tra i membri di un gruppo umano” e ricorda ad Einstein che sono i legami emotivi e i sentimenti comunitari a fondare la forza del gruppo. Bene, ma niente gli viene da aggiungere sul come il gruppo (o la comunità?) possa essere incoraggiata ad uscire dalla paranoia della guerra esercitando la sua forza maggioritaria. Sostanzialmente Freud non ha ideee al riguardo e conclude amaramente osservando che “quando gli uomini vengono incitati alla guerra, è possibile che si destino in loro un’intera serie di motivi consenzienti, nobili e volgari, quelli di cui si parla apertamente e altri che vengono taciuti.” A lui non sembra che tali pulsioni possano essere efficacemente contrastate se non con il contenimento degli istinti profondi, che sente quali fonte di pericolo.

D’altra parte egli pensa che “condizione ideale sarebbe naturalmente una comunità umana che avesse assoggettato la sua vita pulsionale alla dittatura della ragione” . Cosa di naturale potesse egli trovare in questa condizione resta per me un mistero. E’ evidente che non poteva fare di meglio su un tema così delicato. Non credo del resto che Einstein si sia lasciato condizionare da queste risposte, ma certo si sarà sentito più solo nella sua ricerca di una soluzione al problema. Me ne dispiace sinceramente. Sarebbe utile, ancora oggi , ritornare su questo argomento con maggiore ampiezza di conoscenza e motivazione ad agire. Chi si fa avanti?