Dialoghi brevi

– “Quercua, è vero quel che dicono gli umani? Che un virus coronato li  uccide? ” Chiese con circospezione il saggio cedro.

– “Kedros, ho sentito dire questa cosa dalle tamerici del deserto, che l’avevano appresa dal Platano di città.”

– “E possiamo dar credito a questa storia? Abbiamo fiducia nei platani?”
Riprese il vecchio cedro.

–  “Che domanda mi fai, sono una semplice quercia io, non un uomo.” Cerco’ di togliersi d’impiccio l’assennata Quercua.

– “Non pensi che sia cosa che potrebbe riguardare anche noi piante?” Insistette il sommo cedro.

– ” Lasciami tempo per pensare.
Beh, potremmo  forse ricavere  un vantaggio  dalla scomparsa degli uomini?”

– “Che fai Quercua, oltre alle risposte ti poni anche le domande? Ammetto tuttavia -concluse Kedros- che mi trovo meglio con gli uccelli: più rispettosi e autonomi degli umani. Ma non ho cuore di vederli morire”

– “Rassicurati – s’intromise Messer Pino- gli uomini sono come le formiche, più  vicini alla terra che al cielo. Non soccomberanno. Cercheranno una via”.

-“E’ possibile che tu abbia  un pignolo di ragione” . E detto questo, il vecchio Kedros si ritirò in silenzio.

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