Familiarizzando con l’urgenza spirituale di essere me stesso, umanamente.
C’è una mente da rendere chiara, pura, libera da attaccamento e avversione. Un ego da svuotare. Un mondo che richiede una saggia attenzione ai particolari.
Mi accorgo di ciò che vive dentro e fuori di me?
Ritorno alla sola misura che merita di essere impiegata. La gentilezza amorevole. Da essa scaturisce gioia, fiducia ed energia instancabile.
Familiarizzando con l’urgenza spirituale di essere me stesso, umanamente, non solo per me stesso.
In ascolto del silenzio, che svuota e rinnova, così s’apre la prigione dell’Io/mio. In accordo con il Cielo e la Terra, continuo il cammino.