Infinito spazio racchiuso in un grano di tempo…

Infinito spazio racchiuso in un grano di tempo: questo è la Vita.

Cos’è la Vita di un uomo, se te ne curi?

Spaziotempo animato, intercorrente tra la singolarità della nascita e la singolarità della morte.

Per meglio dire: “Lo spaziotempo animato che chiamiamo Vita, che intercorre tra la singolarità della nascita e la singolarità della morte, equivale all’ Infinito racchiuso in un’infinitesima particella di tempo.”

Chi fa questo?

Egocentrato. Aggrappato all’Ego. Prigioniero dell’ego. Chi è  prigioniero dell’ego? Me stesso? Chi? Se mi metto alla sua ricerca, cosa trovo? Muscoli, ossa, organi, cellule, sensazioni,  emozioni, pensieri, sentimenti. In uno spazio energetico in evoluzione costante. Delimitato. In continuo scambio multidimensionale (materiale, energetico, immateriale). Cos’altro? C’è un dentro e un fuori. Me ne accorgo? Un sentire e volere. Un fermarsi ed andare. Conoscere ed agire. Chi fa questo?

Se provo a considerare “me stesso” una confederazione (unificazione) di “sé” (e di celule) in connessione spazio-temporale, posso aspirare a ricercare un’armonia interiore e dell’interno con l’esterno. Così che un dialogo conoscitivo si avvia, muove verso l’ignoto, rilassato e attento.

La conoscenza si lascia meglio avvicinare da una mente che si mantiene aperta, disponibile ad ascoltare (con un cuore giovane) senza desiderio di trattenere per sé solo. Il premio è la meraviglia. Lo stupore del dono. La gratitudine.

“Cosa è possibile conoscere?” – s’interrogava Kant – “Cosa è doveroso fare. Cosa è lecito sperare?” Il limite della conoscenza è inconoscibile. È doveroso fare il bene ed evitare di fare il male. E’ lecito godere della meraviglia

In verità io te l’ho detto Ma…

“In verità io te l’ho detto. Ma tu non vuoi capire. L’Atman è silenzio”

Shankara, IX Sec. dopo Cristo.

Il teorema di Noether afferma che a…

Il teorema di Noether afferma che “a ogni simmetria continua corrisponde una grandezza conservata” .

Nel 1926, ad Heisenberg che gli osservava che l’idea delle quantità osservabili era in realtà tratta dalla sua teoria della relatività, Einstein rispose: “Può darsi, ma ciò non toglie che sia un principio filosoficamente sbagliato” dal momento che senza teoria non può esserci cosa osservabile. (Vincenzo Barone “L’ordine del mondo” Le simmetrie in fisica da Aristotele ad Higgs. 2013)

Al dunque affrettati presto la vita svanisce e…

Al dunque, affrettati, presto la vita svanisce e il tempo che resta è quello che manca al nuovo risveglio.

Nulla si perde, niente è per sempre.