A rivederla ora la giornata é stata niente male. Ricordo molte cose delle quali esser grato. Piccoli atti di coraggio senza importanza, come dare da bere al mandorlo che ci é venuto in casa (sul terrazzo). Oppure far visita alla suocera all’improvviso, prendere un caffè in alta quota, ballare un poco con Isabelle, sentire i parenti lontani, curarsi degli amici.
Ho camminato a sufficienza. Respirato liberamente l’aria di primavera.
Come tutta Italia, resistiamo. E poi, ne succedono di cose in un giorno, tante da sembrare una vita intera. Eppure, a ben vedere, si tratta di semplici atti, azioni, gesti, parole, silenzi, normali misteri quotidiani. Un sorso d’acqua fresca offerto alla moglie. Un sorriso condiviso con i figli. E così via.
Ci sono poi cose nuove, tipo quei dialoghi brevi che s’affollano di buon animo in uscita, tra un sè e un se, nel fresco della sera. Ma di questo parleremo un’altra volta. Vi lascio con un indovinello? “E’ una porta senza porta, indovina dove sta?”
A domani mattina bravagente (vp)