Siamo rimasti qualche ora in riva al mare, in ascolto dell’incessante rimescolio dell’onda, del fitto ordito di parole, delle voci giovani e allegre che saltellano nell’acqua. Siamo rimasti fino a che non si è spento il colore della sabbia e si è raccolta in un solo raggio l’ultima luce.
Un aereo solca il cielo d’occidente e dinanzi ad un perfetto sole rosso giapponese, s’invola verso nord.
Le dune hanno un aspetto ragguardevole, delicato e al tempo stesso ispido di arbusti .
Brontola intanto lo stomaco, alle prese di un fritto di calamari, gamberetti e moscardini.