… si divertiva a trovare di tanto in tanto un ciottolo più liscio o una conchiglia più bella del comune mentre il grande oceano della verità si stendeva sconosciuto davanti a me (I. Newton)
Giorno: 19 marzo 2014
Rabbi Nahman
Tutte le medicine provengono dalla terra. (…) Ma ricorda che tutte le piante condividono la medesima radice divina (…) Rabbi Nahman.
Il dissidente
un punto solo,
fuori dalla linea,
s’interrogava .
Claude Bernard
“Il punto di appoggio dei corpi è il suolo che si tocca con il piede, il punto di appoggio della mente è quello che si conosce, cioè una verità o un principio presenti alla mente stessa. L’uomo può apprendere solo procedendo dal noto verso l’ignoto.”
Claude Bernard
La libertà della mente (di Edgar Morin)
La mente (mind) di un essere umano è nello stesso tempo la sede degli assoggettamenti e la sede della libertà. E’ la sede degli assoggettamenti quando è prigioniera della sua ereditarietà biologica, della sua eredità culturale, degli imprinting subiti, delle idee imposte, di un potere sotto forma di Super-io imperativo all’interno di se stessa. Quando alcuni cessano di essere assoggettati agli ordini, ai miti e alle credenze imposte e diventano alla fine soggetti interrogatori, allora comincia la libertà della mente. La libertà della mente è mantenuta, fortificata da:
-la curiosità e le aperture verso gli al di là (di ciò che è detto, conosciuto, insegnato, accettato);
-la capacità di apprendere da se stessi;
-l’attitudine a problematizzare;
-la pratica delle strategie cognitive;
-la possibilità di verificare ed elimimnare l’errore;
-l’invenzione e la creazione;
-la coscienza riflessiva, cioè la capacità della mente di auto-esaminarsi
e, per l’individuo, di auto-conoscersi, di auto-pensarsi, di auto
giudicarsi;
-la coscienza morale.
(Edgar Morin, da Il Metodo. 5 L’identità umana)
Nella città di Rosa /1
1. Nella città di Rosa sono giunto
al riparo della cerchia di mura
per dissetarmi alla fonte dei leoni.
Su per l’antica via dei pellegrini
al richiamo di tre belle campane
che ancora veleggiano nel cielo
fino agli alti faggi in cima al monte
sono venuto a togliermi la sete.