Benedetto il giorno di maggio che t'ho incontrato
Isabelle, mia sposa.
Benedetto l'azzurro dei tuoi occhi
che porto sempre con me,
mia sola medicina,
benedetto il nome
che ti diedero i tuoi genitori
e che i bambini del deserto cantavano insieme al mio
quasi vent'anni fa,
L'avresti detto?
La dea bendata era con noi
fin dal primo sorso di meraviglia.
Giorni e giorni, anni
intessuti di fiducia,
sempre,
anche nelle tempeste.
Benedetto il tempo che resta,
che manca al risveglio.
E' ben dedicato.
Benedetto ogni istante di gioia, di pace
assaporato insieme.
Benedetti i figli che ci crescono accanto,
Possano essere nutriti nel corpo e nello spirito.
E ricordare chi loro sono.
Benedetto il cielo e l sue nuvole errabonde
che giocano con le nostre orme, inventando il futuro.
Siamo qui,
per ascoltare, in silenzio, che sta succedendo,
a noi, ai nostri cari, alla Vita che ci tiene insieme.
Possano i nostri pensieri, le nostre parole, le azioni d'ogni giorno
essere degne del nostro amore.