Passare dal piano del sensibile a quello dell’intellegibile ed infine all’immaginabile.
In medicina i tre piani possono essere identificati con la materia organica (biochimica), la psiche e lo spirituale (o misterico), intendendo con quest’ultimo quel riflesso divino che anima ogni vita, l’impreziosisce d’infinita bellezza e la sostiene nell’ora dell’angoscia e del dolore. Ogni forma, mescolanza di materia e immagine è transitoria, ma la matrice d’ogni forma lo è? Ed è mutevole? Come percepire dall’interno il cambiamento? Potesse essere l’uomo oggetto d’infinita esplorazione da parte di Dio, e continua perfezione e oggetto d’amore: una realtà mescolata all’altra, sottilmente tenuta ‘punto a punto’ in una continua esplorazione reciproca. Che paradiso sarebbe il vivere.
lo scoprire il divino che è in ognuno di noi, riconoscerne il valore e la bellezza, ecco la felicità. un bacio