Sulla magica retta del paesaggio umano raccolti allineati…

Sulla magica retta del paesaggio umano, raccolti, allineati, i saggi sostengono le montagne, con i loro cuori puri, vuoti germogliatori di mondi nuovi. Nulla più che un formicaio la città eterna, nel nascente lucore dell’alba. Quassù un multiforme concerto d’erbe, alberi e uccelli.
Profumano le pesche, non colte. Oscillano le scure cime dei cipressi al fiato della luna. Ripiego le mie ossa e ancora m’addormento, al nuovo giorno.

2 pensieri riguardo “Sulla magica retta del paesaggio umano raccolti allineati…

  1. grazie Giulia,
    il riferimento a Riemann ha a che fare con la dizione di un piano vitale complesso, descritto da un asse reale ed uno immaginario… una realtà non banale e tuttavia percettibile, come un profumo di pesche.

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