Scopo supremo della vita di un uomo, dal quale derivano tutti gli altri, è quello di sviluppare appieno la propria umanità. Questo processo, nel corso del quale l’uomo partorisce se stesso, porta al benessere (well-being) ed è accompagnato da gioia di vivere. L’uomo può raggiungere questo obiettivo solo nella misura in cui supera l’odio, l’ignoranza, l’avidità e l’egoismo, e cresce nella propria capacità di amore, solidarietà, razionalità e coraggio. Non è sufficiente conoscere queste mete: l’uomo deve cercare di raggiungerle praticamente in ogni stadio della sua vita.
da: "L’arte di vivere" di Erich Fromm
domanda ad un esame di psicologia all’università: secondo Fromm quando nasce l’uomo? io non risposi e mi beccai solo un 27, eppure la domanda era semplice. Per Fromm l’uomo non è mai nato se non esprime appieno le proprie potenzialità …
ma tutti continuano a guardare il dito, e manganellano chi guarda oltre…
scopo dell’esistenza è appunto (per tutti) scoprire e vivere la propria “umanità”, le cui caratteristiche fondanti si evidenziano per ciascuno man mano che si procede sul sentiero virtuoso, come tutti i grandi maestri hanno, in tutti i tempi, indicato. Nulla di nuovo sotto il sole splendente della sapienza.
pasqualevalente !
mi son letto fromm da piccolo. l’ho condiviso.
questo passaggio lo trovo però banale e arbitrario.
come è possibile stabilire come e cosa l’uomo deve fare nella propria esistenza senza prima cercare di capire il motivo dell’esistenza stessa?
help ourselfes !
🙂