Disserrata l’oscurita’ con inusitata bellezza, l’abile coltello dell’alba sgrana pieghe di materia, muta l’istante in luce viva, da forma al respiro del creato.
Garrule voci punteggiano la trama dell’isola con freschi svolazzi.
Colpi di vento e di luce irrompono. Lievita il bianco.
Riaffiora il senso incorporeo della pietra, nello sguardo, ora, leggera.
Passa oltre la brezza viva dell’alba. Passa oltre.
Addensano i corpi, abbandonati, monasteri petrosi attorno alla vuota essenza, all’assenza manifesta, aggrumati. L’ordinaria realta’ desiderante s’inoltra, ad occhi chiusi, sul nuovo giorno. Senza memoria.
Mentre un filo di coscienza ordisce gli atti ignoti che verranno. Cieca e’ la vista.
bentornata Anila.
ehi..è da un sacco di tempo che non entravo qui…uso un altro nick qui e non avevo neanche visto il messaggio…ora ho notato… il mio nick di splinder ormai da parecchio è AnilaResuli…
comunque vedo che continui a scrivere. per un periodo ho visto tutto in modo statico qui..
mi fa piacere
a rileggerti
Anila
Il tuo modo di scrivere ha la danza degli haiku!!