“Marco Polo descrive un ponte, pietra per pietra.
– Ma qual è la pietra che sostiene il ponte? – chiede Kublai Kan.
– Il ponte non è sostenuto da questa o quella pietra, – risponde Marco, – ma dalla linea dell’arco che esse formano.
Kublai Kan rimane silenzioso, riflettendo.
Poi soggiunge: – Perché mi parli delle pietre? È solo dell’arco che mi importa.
Polo risponde: – Senza pietre non c’è arco”.
Ecco. Dalla politica dobbiamo aspettarci una chiara visione del ponte da costruire tra passato e futuro e al tempo stesso la capacità di scegliere le pietre giuste per comporlo.
In molti, nella società civile, nelle istituzioni, nei partiti, si impegnano quotidianamente a far sì che la convivenza civile non sia un farsi del male. Diamo loro lo spazio che meritano.
Ho apprezzato la storia dell’arco e delle pietre. Poi non ho più letto niente o meglio ho glissato.
Saluti,
Giuseppe.