Mi chiedi della pioggia Non me ne ricordo…

Mi chiedi della pioggia. Non me ne ricordo.
All’antico mare, da Alicante a Istanbul, i fianchi asciutti morde il libeccio, tutta l’estate.
Abbrusta nelle notti il canto ritmato dei grilli. Sfigura il volto alle montagne fino alla nera nudità.
E le ceneri addensano nuvole amare.
Agli occhi del cielo scorrono imprecanti fiumi di lava. S’attorcono brustoli di carne, dove appiccò il fuoco la miseria. Ogni tanto cade sabbia africana. Riflessi desertici del futuro, che avvampa alla porta, trafiggono gli occhi.
Mi chiedi della pioggia. Non me ne ricordo.
Ad oriente salpano vascelli di nubi immacolate.
Con speranza le osservo venire.

2 pensieri riguardo “Mi chiedi della pioggia Non me ne ricordo…

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