Intanto un vecchio dalle larghe orecchie a sventola, la bocca aperta in una smorfia, coperto di una lisa maglietta a larghe fasce bianche e blu, giungeva ora oscillando sui due piedi, con i calzoni che gli calavano dai magri fianchi, lamentoso, spinto dalla grassa voce e dal bastone del suo sorvegliante: una donna grossa e autoritaria, che lo conduceva a sedersi accanto agli altri.
Seduti contro il muro color vinaccia del fabbricato, stavano una donna ancor giovane, oltremodo sdentata e un vecchio bofonchiante. Entrambi li accolsero con un sorriso esageratamente aperto, e frustarono l’aria intorno con incomprensibili parole di benvenuto.
grazie del commento, dovrò prendere l’abitudine di citare la fonte delle immagini, ma non è affatto agevole. del resto non si riesce ad eliminare quella frase.
Ti ho lasciato un commento sotto il testo in rosa, per intenderci.
Notte.